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Linee guida all'uso dell'aria compressa

Linee guida per utilizzare al meglio
e in modo corretto l'aria compressa

 

E’ ormai riconosciuta l’importanza di trattare adeguatamente l’aria compressa nei processi lavorativi con lo scopo di migliorare la produzione da un lato e salvaguardare le macchine operatrici dall’altro.

 
L'IMPIANTO PER ARIA COMPRESSA
Per ottenere aria compressa di qualità, è necessario ricordare che:
  • La manutenzione ed il funzionamento dei compressori e dei loro ausiliari e dei sistemi primari deve essere in accordo con le istruzioni
    e le specifiche dei costruttori.
  • Il lubrificante deve essere in accordo con le specifiche del compressore.
  • Il compressore o la sua linea di aspirazione devono essere posizionati in un'area con la più bassa possibile contaminazione da esausti da motore a scoppio, processi di scarico, ecc.
  • E' consigliabile installare un filtro sulla linea dell'aria compressa il più vicino possibile al punto di utilizzo.
Schema tipico per un impianto di generazione
di aria compressa
A seconda dell'applicazione, gli essicatori e i filtri possono essere posizionati a monte del serbatoio per immagazzinare aria secca.
NOTA - I simboli usati, con eccezione di quello per l'aria, sono in accordo alle ISO 1219 - 1. Il simbolo per l'aria è in accordo con le ISO 7000.
 
Per meglio illustrare la problematica, l’A.I.T.A.C. - Associazione Italiana Trattamento Aria Compressa - ha stilato un documento concentrato che si articola su una serie di argomenti:
  • principali enti di normazione
  • l’attività di normazione
  • internazionale
  • PNEUROP
  • normativa ISO di riferimento
  • contaminanti
  • classi di qualità
  • metodi dei test

PRINCIPALI ENTI NORMATORI
Ogni nazione ha il proprio istituto di normazione.
UNI - Ente Italiano
DIN - Ente Tedesco
BSI - Ente Inglese
AFNOR - Ente Francese

L'ATTIVITA' NORMATIVA A LIVELLO INTERNAZIONALE
ISO
- International Organization for Standardization
L’ISO è l’Ente che promuove e coordina i lavori di normazione a livello internazionale: ad esso aderiscono gli istituti normatori nazionali di novanta Paesi ed ha come scopo la promozione della normazione nel mondo, al fine di facilitare gli scambi dei beni e servizi e di sviluppare a livello mondiale la collaborazione nei vari settori.
Ai lavori dell’ISO prendono parte ogni anno oltre 20.000 tecnici di tutto il mondo.

L'ATTIVITA' NORMATIVA A LIVELLO EUROPEO
PNEUROP
- European Committee of manufacturers of compressors, vacuum pumps and pneumatic tools
A livello europeo l’attività normativa e promossa e coordinata dal PNEUROP, organizzazione alla quale aderiscono costruttori di macchinari e apparecchi per la produzione ed il trattamento dell’aria compressa.
Elabora guide di riferimento per i costruttori e collabora con Enti di normazione (ad esempio ISO) affinché emanino o modifichino norme internazionali.

NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Per un utilizzo corretto, in termini generali, dell’aria compressa le norme di riferimento sono:

ISO 8573 - 1

Il suo scopo è quello di definire le classi di qualità per l’aria compressa industriale per uso generale senza considerare la qualità dell’aria in uscita dal compressore.
Il livello di qualità dell’aria compressa per particolari applicazioni deve essere basata sul valore risultante di molte misure eseguito in uno specifico periodo di tempo ed in condizioni operative ben definite.
Questa parte delle ISO non è applicabile all’aria respirabile ed all’uso medicale.

 
CLASSI DI QUALITÀ ISO 8573-1
Classe Max diametro (1)
della particella
Max concentrazione (2) Massimo diametro
della particella
e della concentrazione
del contaminante
1 0,1 micron 0,1 mg/mc
2 1 micron 1 mg/mc
3 5 micron 5 mg/mc
4 15 micron 8 mg/mc
5 40 micron 10 mg/mc
(1) Il diametro della particella è basato sul rapporto Beta Bn = 20
(2) A 1 bar assoluto, + 20° C, pressione di vapore relativo 0,6
 
CONTENUTO DI ACQUA ISO 8573-1 - Classi
Classe Massimo dewpoint in pressione Massimo punto
di rugiada
in pressione
1 - 70
2 - 40
3 - 20
4 + 3
5 + 7
6 + 10
7 ----
 
CONTENUTO DI OLIO ISO 8573-1 - Classi
Classe Massima concentrazione (1) Massimo contenuto
d'olio
1 0,01 mg/mc
2 0,1 mg/mc
3 1 mg/mc
4 5 mg/mc
5 25 mg/mc
(1) A 1 bar assoluto, + 20° C e pressione relativa di vapore di 0,6
 
ISO 8573 - 2
Lo scopo di questa norma è quello di definire i metodi e test da utilizzare per determinare il contenuto d’olio (escluso vapori) presente nell’aria compressa.

CONTAMINANTI
I due maggiori contaminanti presenti nell’aria compressa sono:

  • Solidi (polveri)
  • Liquidi (aria - olio)

Essi si influenzano reciprocamente (come ad esempio gli agglomerati di particelle solide che in presenza di olio o acqua formano particelle più grandi)
Olio e acqua formano emulsioni e talvolta si depositano o condensano all’interno della tubazione di lavoro. L’olio e l’acqua causano agglomeramento delle polveri con conseguente adesione alla superficie.


I solidi

La quantità di particelle solide presenti nell’atmosfera si possono stimare attorno ad un valore di 150 milioni per ogni metro cubo.
Cosa significa questo per l’utente dell’aria compressa?
Solidi con dimensioni minori di 10 micron non possono essere trattenute da filtri in aspirazione quindi vengono immesse nel circuito aria compressa.
Alcuni solidi possono avere un effetto catalittico e generare corrosione per la loro proprietà chimica.
A questo bisogna aggiungere particelle metalliche, ruggine e scaglie provenienti dalla rete di distribuzione. Questa contaminazione avviene con qualunque tipo di compressore, sia esso a pistoni o rotativo, oil-free o lubrificato.


I liquidi

- L’acqua - l’aria atmosferica contiene sempre vapore acqueo.
Quando l’aria è compressa, la pressione parziale del vapore acqueo aumenta, ma a causa dell’aumento della temperatura causata dalla compressione, non si ha condensazione.
Quando l’aria è successivamente raffreddata, l’acqua condenserà a liquido.
L’umidità può causare corrosione e danneggiare il prodotto finale.
- L’olio - nei compressori lubrificati, l’aria preleva inevitabilmente olio. Anche l’aria prodotta da
compressori non lubrificati può contenere tracce di olio aspirate dall’atmosfera. L’olio presente nell’aria compressa può essere allo stato liquido, aerosol, vapore.

METODI DI MISURAZIONE


Solidi

Dimensioni delle particelle
Conteggio delle particelle che impiega una scansione microscopica in combinazione con la ritenzione su una membrana di idoneità porosica.
Impatto per cascata che può essere eseguita mediante alte pressioni e temperature.
Concentrazione - metodo gravimetrico. Conteggio delle particelle e dispersione fotometrica che sono normalmente eseguite a pressione atmosferica.
Tali metodi richiedono speciali strumenti e abili operatori e perciò vengono eseguiti dai costruttori dei filtri o da istituzioni scientifiche. Differenti metodi non necessariamente danno risultati comparabili.


Vapore acqueo

- igrometro ad assorbimento piezoelettrico
- igrometro elettrico o elettronico
- psicrometro

Olio
- adsorbimento spettroscopico
- analizzatore di ionizzazione a fiamma
- analizzatore a infrarossi
- ossidazione degli idrocarburi al biossido di carbonio

METODI DI RIMOZIONE DEI CONTAMINANTI


Rimozione dei solidi

- separatori inerziali
- filtri particellari


Rimozione dell’acqua

- condensazione con separazione
- essiccatori frigoriferi
- adsorbimento


Rimozione dell’olio (aerosol)

- filtri coalescenti ad elevata efficienza

Rimozione dell’olio (vapore)
- adsorbimento

EVOLUZIONE DELLA ISO 8573
Parte 3: determinazione dell’umidità
Parte 4: determinazione delle particelle solide e dei contaminanti microbiologici
Parte 6: determinazione dei contaminanti gassosi




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